Podcast

Un efficace monitoraggio

Come si struttura un efficace sistema di monitoraggio

Ascolta ora il podcast gratuito e dicci cosa ne pensi.

Un essere definito buono, un sistema di monitoraggio, in grado di valutare la conservazione della capacità di rimborso del debitore, deve possedere una serie di caratteristiche, tra cui la profondità e l’ampiezza – al fine di riuscire a coprire tutti i fattori di rischio significativi – nonché l’accuratezza, l’integrità, l’affidabilità e la tempestività dei dati.

I dati sul rischio di credito e l’infrastruttura dei dati devono soddisfare i seguenti requisiti:

  1. profondità e ampiezza in modo che coprano tutti i fattori di rischio significativi;
  2. accuratezza, integrità, affidabilità e tempestività dei dati ricevuti o reperiti;
  3. coerenza;
  4. tracciabilità, in modo da poter identificare la fonte delle informazioni;
  5. documentato, capace di raccogliere e compilare automaticamente i dati sul rischio di credito senza indebiti ritardi;
  6. capace di conservare un’adeguata serie storica di segnalazioni per esposizioni correnti, nuovi tipi di prestiti e indicatori di allerta precoce per tutta la durata del credito.

Tale sistema poggia sul fulcro dell’allerta precoce, ossia deve essere in grado di valutare con tempestività il peggioramento della continuità aziendale delle aziende debitrici, poiché si è visto in passato che proprio la rapidità, o meglio la sua mancanza, ha rappresentato la causa primaria di dissesti aziendali e dei conseguenti incagli nella riscossione del credito nel sistema bancario.

Il processo di monitoraggio appena descritto si deve basare sul principio di azione di follow-up o prosecuzione del monitoraggio, per supportare un sistema di feedback regolare e informato, in grado di revisionare la propensione al rischio di credito.

Tale metodo implica la verifica dei seguenti elementi:

  1. il comportamento di pagamento del debitore;
  2. rischio di credito associato sia al debitore che alla transazione;
  3. rischio di credito per ubicazione geografica e settore economico;
  4. svalutazioni, ripristini di valore, cancellazioni e altre decisioni in materia di valore degli aggiustamenti dell’esposizione creditizia.

Oltre a monitorare le metriche creditizie e finanziarie, le Banche devono tenere conto delle informazioni relative a fattori qualitativi che potrebbero avere un’influenza rilevante sul rimborso di un prestito. Tra esse ricompaiono:

  1. informazioni sulla qualità dell’organo di gestione,
  2. accordi/disaccordi tra proprietari,
  3. l’impegno di un proprietario nei confronti del debitore,
  4. la crescita del mercato prevista,
  5. il potere di determinazione dei prezzi di un’azienda,
  6. la struttura e la flessibilità dei costi,
  7. la tendenza, l’entità e la natura della spesa in conto capitale per ricerca e sviluppo.

Si evidenzia, in particolare, la necessità di un sistema di monitoraggio basato su un flusso operativo fatto di continue osservazioni, effettuate sui KPI, a salvaguardia dei vari indicatori di allerta precoce, dei fattori primari di crisi e degli ESG.

I segnali principali di deterioramento della qualità del credito che le banche devono prendere in considerazione sono:

  1. eventi macroeconomici negativi che influenzano la redditività futura di un settore, di u n segmento o di un gruppo di debitori;
  2. cambiamenti negativi rinvenuti nella posizione finanziaria dei debitori, come un aumento significativo dei livelli di debito o un aumento significativo dei rapporti di servizio del debito;
  3. un calo significativo del fatturato o, in generale, dei flussi di cassa ricorrenti;
  4. significativo restringimento dei margini operativi o del reddito.

La conclusione è che i Sistemi per il monitoraggio del rischio, per essere efficienti, devono poggiare su tre pilastri:

1) la regolarità del rimborso;

2) la costruzione di un sistema di indicatori di misurazione (KPI) capace di monitorare i principali segnali di pericolo, altrimenti detti indicatori di allerta precoce (Early Warning Indicators), costituiti attorno ai fattori primari di crisi;

3) il monitoraggio della sostenibilità dei Business dei debitori attraverso la rilevazione di KPI qualitativi che misurino i fattori ESG.

Ascolta ora la puntata su come si struttura un efficace sistema di monitoraggio