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I fattori ESG come pilastro

Valutativo per erogare il credito

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In questo podcast vedremo nel dettaglio quali sono i fattori ESG e quale importanza assegnano loro le banche nel valutare la meritevolezza al credito delle imprese. Le banche attribuiscono un peso determinante “all’esposizione dei debitori ai fattori Esg” e tra essi, in particolare:

  1. Ai fattori ambientali e all’impatto sui cambiamenti climatici.
  2. Nonché all’adeguatezza delle strategie aziendali volte alla riduzione di tali impatti.

I criteri ESG sono utilizzati per misurare l’impatto ambientale, sociale e di governance delle aziende, sempre più focalizzate nel perseguire la sostenibilità della propria impresa e delle proprie iniziative. Questi criteri consentono, inoltre, di formulare una classifica delle aziende che meglio si adattano e rispettano questi tre parametri (ESG). Le aziende non si valutano più semplicemente osservando la loro capacità di produrre denaro, ma anche in base alla produzione di risultati etici, come la protezione dell’ambiente o l’inclusione sociale.

I fattori ESG consistono in:

Criterio E (Environmental)
Il criterio “Environmental” si riferisce a numerosi parametri come l’attenzione al cambiamento climatico, sicurezza alimentare, contenimento delle emissioni di anidride carbonica o tentativi di ridurre l’utilizzo delle risorse naturali.

Criterio S (Social)
Il criterio “Social” comprende tutte le decisioni e le iniziative aziendali che hanno un impatto sociale. I criteri social sono sicuramente quelli più facilmente osservabili anche da parte di membri esterni all’organizzazione e il loro rispetto facilita fortemente lo sviluppo di un’immagine positiva dell’azienda.

Criterio G (Governance)
L’ultimo criterio dei fattori ESG è quello che comprende le responsabilità di “Governance” delle aziende, intese come insieme di regole e linee guida volte a realizzare la meritocrazia, l’istituzione di politiche tese a garantire l’eterogeneità nella composizione del consiglio di amministrazione e altre. La “Governance”, inoltre, è particolarmente importante perché è su questa che gli osservatori esterni valutano l’identità aziendale.

La valutazione del rispetto dei fattori ESG nell’attribuzione al debitore del merito creditizio implica la necessità di attribuirgli un rating di sostenibilità. Tale rating deve fornire una valutazione sintetica che evidenzi il maggior o minor impegno dell’azienda in ambito sociale, ambientale e di governance. La validazione e/o l’attribuzione da parte del mondo finanziario del merito creditizio integra, oggi più che mai, il rating ESG, e si va ad aggiungere ai criteri qualitativi elencati nelle puntate precedenti, per testare la capacità dell’azienda di mantenere in futuro la continuità aziendale.

Pertanto, la successiva costruzione di un sistema di indicatori qualitativi si deve basare su 2 pilastri:

  1. La verifica della conservazione della continuità aziendale
  2. Il rispetto dei fattori ESG.

Tutto ciò permette un facile controllo da parte di chiunque, incluse le Banche che erogano il credito, del rispetto di tali pilastri valutativi. Un’azienda gestita in tale logica è in grado di essere sempre un passo avanti rispetto al verificarsi di eventi indesiderati e non previsti; pertanto, riesce a evolversi rispetto agli inevitabili e imprevedibili mutamenti degli ambienti esterni.

Ascolta ora la puntata su gli altri elementi qualitativi che le banche valutano