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Gli adeguati assetti

Cosa sono e perchè migliorano il rapporto banca-impresa

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Gli adeguati assetti consistono in una “struttura organizzativa compatibile alle dimensioni e alla complessità della società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell’oggetto sociale, nonché alle altre caratteristiche della società”.
Essi rappresentano il mezzo, non il fine, per raggiungere l’obiettivo primario di ogni PMI, che consiste nel mantenere in buono stato di salute l’azienda, generando profitto, sia in senso economico che sociale, in modo durevole.

I 3 obiettivi generali degli adeguati assetti sono:
1. misurano quello che succede;
2. aiutano a governare il rischio di impresa;
3. prevengono la crisi;
In una parola, favoriscono la conservazione della continuità aziendale.

Il codice civile all’art. 2086 e il nuovo Codice della crisi di impresa all’art. 375 si fondano su 2 pilastri:
1. la PREVENZIONE (i cosiddetti sistemi di allarme) con cui l’impresa istituisce processi in grado di evitare la diffusione del virus e elimina gli elementi che generano la malattia;
2. la PREVISIONE (i sistemi di allerta) secondo cui l’impresa Istituisce strumenti di controllo quantitativi basati sul bilancio, atti a prevedere l’andamento della gestione.

Ma per poter prevenire, le aziende devono riuscire a gestire il rischio di impresa, visto come l’insieme delle possibilità di un evento e delle sue conseguenze sugli obiettivi. Posto che i principali fattori di rischio per l’impresa sono rappresentati dalla dinamica della liquidità e dai suoi andamenti; la pianificazione finanziaria diviene lo strumento cardine per lo sviluppo di impresa
L’imprenditore che non si doti di un sistema di assetti adeguati rischia il controllo della legalità, che si traduce in responsabilità da parte degli amministratori. Ecco allora, che diviene fondamentale formalizzare il sistema degli assetti per evitare di incorrere in accuse di mala gestio.
Formalizzare gli assetti è opportuno, inoltre, perché tale impostazione di metodo consente all’impresa di dialogare con la banca, che diviene partner di riferimento, la quale per erogare credito ha bisogno costantemente delle informazioni che da esso scaturiscono. Servono quindi strumenti in grado di fornire idee su dove intervenire, una volta individuati i punti di debolezza e va effettuata un’analisi che parte dalle aree strategiche che creano valore, per verificare se funzionano al meglio.

Gli assetti, quando sono adeguati ci consentono di verificare in che misura l’azienda è in grado di finanziare i propri fabbisogni di capitale, collegati ai programmi economici e di investimento, con i mezzi di autofinanziamento prodotti ed in che misura, di conseguenza, dovrà rivolgersi ad altre forme di finanziamento.

In breve, gli assetti devono prevedere la dinamica della liquidità in chiave prospettica, verificando se è sufficiente a far fronte alle obbligazioni presenti e a quelle non ancora assunte, ma prevedibili. Ecco che le banche valutano positivamente le imprese dotate di assetti adeguati, in quanto le linee guida che adottano hanno a fondamento la misurazione predittiva dei fatti aziendali, al fine di gestire il rischio di credito e monitorarne l’andamento sulla base della continuità aziendale.

Ecco che la banca che finanzia l’azienda dotata di adeguati assetti si attende il presidio di alcuni aspetti della vita aziendale, tra cui la presenza dell’organigramma con funzioni, compiti e linee di responsabilità definite nonché la completezza, tempestività, attendibilità ed efficacia dei flussi informativi che esso è in grado di generare.

Ascolta ora la puntata su gli adeguati assetti e il loro ruolo nel rapporto banca – impresa